Io stavo…così… come chi non vuole pensare…pensando a cose che
servono meno che gli internazionali cetrioli del torto anti-spagnolo. E mi
domandavo… per che non allargare, le miserabili conoscenze con qualcosa
di più ameno? Qualcosa come… la relazione che esiste tra il ripescaggio di
acciughe… diodones… coccodrilli e squali collocati nel cornicione cantabrico.
Per incominciare pensai… e dove trovo, il materiale adeguato che possa portare
la mia conoscenza a buon porto. Pensate che ho molta immaginazione o che sto
tutto il sacro giorno nella rete. Ma… fu come sucede… e… così ve lo raconto...
Aveva appena selezionato alcuni libri quando… ad uno dei che
stava nella librería… gli crebbero ali e si precipitò…indovinando di pieno
nella mia testa. Come se mi fossi ascoltato e si sarebbe gettato in me quale
ardente innamorato… va e senza il consenso si stabilisce… nelle mie bracci… Il
libro del cui nome non penso dimenticarmi, si chiama,"Acciughe
salate alla vera carne”: Historia de los salazoneros italianos en Cantabria"
Noi due… ci guardiamo… e… decidiamo di passare insieme un buon momento… Dopo
d'avere sfogliati, selvaggiamente, guardi di traverso ad altro che in,
traboccata la passione accaduta, anche, si era precipitato, di questa volta…
ma… al vuoto: "…Paesi di mare…”Porticello, Santa Flavia, Ondarroa
" L'inusitati compagni parlavano di acciughe, uno dei temi evocati e lo
facevano in lingue che il buon Dio volle farloro capire, il primo in
spagnolo e l'altro in italiano. Quello è tutto… ve lo giuro… per il
Piccolino Cuore del Bambino Gesù! ed in realtà… in realtà vi dico… che il
ripescaggio… è stato produttivo e sostanzioso….
Non c'è cosa migliore e più produttiva che un gemellaggio tra
paesi e culture. E così, della mano di, Luís Javier Escudero Domínguez e Nicolò
Lo Coco Sanfilippo. Uniti per il filo magico e seducente di un tempo
scorso, tra reti e sale, portano a spasso i porti ed i fabbrichi di conseve di
pesce del cornicione cantabrico:Castro-Urdiales,
Colindres, Laredo, Lekeitio, Ondarroa, Santoña e della costa siciliana,
Porticello e Santa Flavia. "Che pezzo di bel liberi! Proprio alla
vera carne!
*
(1), “Acchiughe salati alla vera carne”: Historia de los salazoneros
italianos en Cantabria, (Storia dei fabbricanti di conservi italiani in
Cantabria), e * (a), Porticello-Santa Flavia-Ondarroa “…Paesi di mare…”
Sono piccoli scampoli di storia del paese lavoratore, pescatore e marinaio in
contatto diretto con la mare ed i suoi elementi. Nella sua terra. Corpo a
corpo. Vicino ai suoi intraprendenti demiurghi, bene siano questi, impresari o
diligenti operai.
La
lettura di questi due begli esemplari ha svegliato, nella mia memoria e
spirito, ricordi di tempi molto difficili, non per ciò, meno felici o
eliminabili…
...Il
locale dove si lavorava… era un locale vecchio… umido… e sconquassato. In uno
dei manoscritti di Jacinto Lococo Cortázar, lo chiama, il locale di Salas…
Detto locale aveva ma il suo incanto ed ingegno…Nicolò Lo Coco Cefalú… si
inventò… un catafalco per facilitare la pulizia delle lattine di acciughe che
uscivano macchiate da olio e che dovevano pulire manualmente… Montò un barile
con alcune grandi pulegge, questo, girava su un asse che funzionava con
elettricità… Lì…lì, si mettevano le lattine che dopo si asciugavano introducendoli
in segatura... Il tocco, “Lo Coco”, finale dell'artigianale pulizia… era
spazzolarli con una spazzola di brillantare scarpe... Tutte le operaie ed
operai che lavorarono in detto locale… ancora… ricordano affettuosamente quello
strambo artefatto ben chiamata e famoso… "La Grancassa "… per il
rumore che metteva. "La
Grancassa "… fu conservato come reliquia… insieme a…
“l'ottocento”… veicolo nel che… Jacinto Lo Coco Cortázar… si lanciava la vita…
per le tortuose strade… e… luoghi impervi… che vanno… di Castro-Urdiales a
Castellón de la Plana …
Tanto
il libro scritto in spagnolo, come, quello scritto in italiano, utilizzano il
verbo in perfetta armonia col tema, senza squame o difficoltà ottenendo, con
ciò, una lettura amena e leggera.
Ambedue,
mi hanno apportato conoscenze che, fino ad allora, ignorava. Un esempio
sorprendente, non suolo per me bensì per altre persone, amanti della mare e
delle sue genti, è il dato apportato per l'autore, nel quale espone come, * (2),
Jacinto Cortázar Urresti, naturale di Lekeitio e nonno materno di, Jacinto
Lococo Cortázar, già allora, reggeva un'impresa di salatura, in società con
Bárcenas, nel locale della sua proprietà, situato, in strada oggi Secolo XX,
14. * (@1). Il 12/8/1940, detto locale fu confiscato per l'antico regime.
In 1964, quando la figlia di, Jacinto Cortazar Urresti, * (@2), Josefa
Cortázar Zaballa, recuperò per se la proprietà, donò la stessa a sua figlia, *
(@3), Narcisa Lo Coco Cortázar, (1969). *(@4), Narcisa Lo Coco Cortázar e
suo marito, Pedro López Bengoechea, costruirono in detto casato abitazioni
sociali di grado 1º.
Più
gradito, ancora, fu trovare il nome col quale lavorava, Nicolò Lo Coco Cefalú e
l'anno che si emancipò di suo suocero, Jacinto Cortázar Urresti. Nicolò Lo Coco
Cefalú, si stabilì per il suo conto, in 1929 adottando il nome commerciale di,
* (3), Lo Coco e Compagnia. Dello stesso modo, mi è stato di gran aiuto
sapere che oltre a, il * (@1) incameramento della proprietà rassegnata per,
Jacinto Cortázar Urresti, anche, la produzione della fabbrica era stato * (4),
pignorata per l'antico regime, nella data 4/2/1936. Di questa maniera e
guidandomi per i dati della tavola, nº 23, del menzionato libro, riuscii a
sapere che la merce, pignorata nel locale situato nella strada Secolo XX, 14,
potesse essere a tratti uguali di Jacinto Cortázar Urresti ed il suo socio
Bárcenas. Dietro la morte di * (@5), Jacinto Cortazar Urresti, il
29/5/1935, senza cassare, quella metà corrispondeva alla vedova e figli, a
sapere Narcisa Zaballa Castañondo, José Cortazar Zaballa, (mano destra dello
socialista Indalecio Prieto), Josefa Cortazar Zaballa e Valero Cortázar
Zaballa, (chiamato Chomin).
Secondo
quello versato, anteriormente, per l'autore, Nicolò Lo Coco Cefalú, arrivò a
Castro-Urdiales, (senza sapersi come), e stava lavorando con suo suocero,
Jacinto Cortázar Urresti fino a 1929, ma, secondo i dati, anche, apportati per
lo scrittore, Luís Javier Escudero Domínguez, Nicolò Lo Coco Cefalú, continuò a
lavorare nel locale del suocero, fino a 1933, per dopo, continuare a lavorare
in locali di affitto. Per quello che * (4), la merce pignorata per l'antico
regime, con data di 4/12/1936, nel locale situato nel, attuale, C / Secolo XX,
14 di Castro-Urdiales è più che probabile non appartenesse a, Nicolò Lo Coco
Cefalú, bensì ai legittimi eredi del suo suocero Jacinto Cortazar Urresti ed al
socio di questo, Bárcenas.
Man
mano che continuava a leggere il libro, mi sorprende, profondamente, che il
tale, * (3,), Lo Coco e Compagnia, non torna a dare segni di vita in nessuna
dei riferimenti del libro; né nelle tavole di esportazione né in nessuna
altra parte. Dello stesso modo, mi preoccupa, la mancanza di specificità, in
relazione ai nomi usati per denominare, ad una persona il cui nome e cognomi, a
Sicilia, sono, incalcolabilmente, ripetitivi. Lì, esiste tanto Nicolò Lo Coco,
come le sabbie che costeggiano la spettacolare ed indimenticabile costa
siciliana.
Mia
cara Sicilia, diceva Jacinto!
Precisamente,
frugando, carpendo e navigando nel meraviglioso mondo dell'investigazione,
incontro, di pura coincidenza, un autore il cui nome e cognome è uguale, a
quello del padre di Jacinto Lo Coco Cortázar, a sapere, Nicolò Lo Coco Cefalú.
Questo scrittore ha come secondo cognome, Sanfilippo, ma, omettendo, il secondo
cognome, dà luogo, ad una confusione insoffribile. A prima vista, nel libro,
Porticello-Santa Flavia-Ondarroa “…Paesi di mare…”, Potesse essere perfino
quello, stesso, nonno dello scrittore o il suo grande-bisnno perché, a Sicilia,
per regola generale, i nipoti portano il nome ed il cognome del nonno paterno.
Con la tradizioni dello cognome, Sanfilippo e la soavità che apporterei a tanta
cacofonia unisci!
Rispetto
al dato sull'impresa chiamata, * (5), Nicola Lo Coco Cefalú e la sua permanenza
in attivo di 1937 à1991. Non esiste tale impresa nel Registro Mercantile.
Nicolò Lo Coco Cefalú, era commissionario, lavorava per il Consorzio ed era
deceduto in1980.
Le
relazioni commerciali tra, Nicolò Lo Coco Cefalú ed il Consorzio, arrivarono al
suo termine in 1968, secondo il manoscritto contrastato di, Jacinto Lococo
Cortázar ed i corrispondenti accertamenti documentali.
L'impagina,
231, del libro, * (1), "Acciughe savera clati alla vera carne…” Non fu,
Jacinto Lo Coco Cortázar, chi lascio di lavorare per il Consorzio, bensì,
Nicolò Lo Coco Cefalú che lavorava e raffigurava con licenza a nome di Nicolás
Lo Coco.
In
quello che dice rispetto all'impresa denominata, * (5), Conservas Nicola Lo
Coco S.A., primo si chiamò, Sea-Fish España S.A. Costituita nel notariato di,
Sig. José Jesús del Arenal y Bedoya, il giorno 27/2/1984. Registro
Mercantile di Santander, tomo, 290, libero 55, sezione 3ª Società di capitali,
foglio 97, hoja1636 CF A -39040597. Nello stesso notariato, cioè,
noterebbe Arenal, il 4/6/1984, il suo nome fu modificato e passò ad essere
Conservas Nicola Lo Coco S.A., conservando tutti i dati anteriori.
Si costituì tale società, senza la conoscenza né autorizzazione della parte interessata col fermo proposito di non consegnare la metà dei beni comuni. Parte del capitale dell'impresa è costituita coi menzionati beni ed il resto, anche.
Si costituì tale società, senza la conoscenza né autorizzazione della parte interessata col fermo proposito di non consegnare la metà dei beni comuni. Parte del capitale dell'impresa è costituita coi menzionati beni ed il resto, anche.
E
come la cosa cortese non toglie la cosa coraggiosa e bisogna sempre dare al
Cesar quello che è del Cesar. Voglio lasciare ben indubbiamente, Jacinto Lo Coco
Cortázar, lavorò come commissionario e con licenza propria, a nome di, Jacinto
Lo Coco Cortázar, spedita per, l'Organizzazione Sindacale Spagnola Delegazione
Provinciale di Santander e bollata per, il Sindacato Provinciale della Pesca,
il giorno 12 di marzo di1965. Lavorando come commissionario, percepiva un
tanto per chilo elaborato. In 1966, Jacinto Lo Coco Cortázar, lavorò per
Marino, in 1967 per il suo amico Navone, (Pelazza), e per la Rocca ed in 1968, lavorò per
Orlando. A partire dal suo matrimonio, alternava, il lavoro a commissione col
proprio ed in 1969, lasciò, definitivamente di lavorare a commissione e
continuò per proprio conto col lavoro, principalmente, con la pesca del
mediterraneo, concretando ancora più, l'immensa maggioranza dell'acquisto di
pesca fresca, si realizzava nella confraternita di Grao, a Castellón de la Plana.
Nonostante,
è necessario assicurare che Jacinto Lo Coco Cortázar, nato in Porticello…Quanto
e bello Porticello!
Santa Flavia, Sicilia, Italia, col nome di Giacinto Lo Coco Cortázar e tradotto al espagnolo, lei vada a sapere perché! Jacinto Lo Coco Cortázar e la sua ditta, Conservas Nicola Lo Coco S.A furono in attivo fino a finali dei novanta, per quello che, la tavola esposta nella, Pag. 228, non raccoglie la realtà dei fatti.
E come dicono le nonne spagnole: Per dimostrazione un bottone! È facile
dimostrare l'attività di Jacinto Lo Coco Cortázar, tanto solo nella
Confraternita di Castro-Urdiales, Jacinto Lo Coco Cotazár arrivò a comprare, in
tre giorno, l'importo di: 2.887.451,59, pesetas. Detta operazione la realizzò
per proprio conto, con la licenza di acquisto sopra menzionata. La merce fu
pagata per Jacinto Lo Coco Cortázar, a nome di Jacinto Lococo Cortázar, per la
banca Ispana Americana di Castro-Urdiales. Le bolle di consegna di
acquisto di varie partenze di acciuga, a nome di Jacinto Lo Coco Cortázar,
furono spedite per, la Confraternita Sindacale di Pescatori "Noble
Cabildo de San Andrés y San Pedro" di Castro-Urdiales e compensate
per la banca Ispana Americana di Castro-Urdiales, il giorno sei di maggio
di1977.
Non
posso, né devo, passare per alto, la dimenticanza o mancanza di documentazione,
rispetto ai famosi brevetti di acciughe, Angelo Parodi e Vella che, durante
tutto il libro, l'autore è venuto, sottilmente, sgranando. Tanto solo mancano
due puntuali dati affinché, l'opera, sia quasi perfetta. I dati sono i
seguenti: Il brevetto, Angelo Parodi Ma B.EO" e la denominazione
"Conchilla Azul", fu comprato il 23 maggio di 1973, al matrimonio,
Maria Francisca Herrero Elosua e Felipe Cusimano Lafata per Jacinto Lococo
Cortázar, l'ufficialità dell'acquisto si realizzò nel notariato del Sig. José
Graiño in Castro-Urdiales. Un altro dato, molto significativo, la marca Vella,
era proprietà di Jacinto Lococo Cortázar, secondo protocollo realizzato nel
notariato sopra menzionata. Il brevetto, Vella, venne a fare parte dell'impresa
Sea-Fish España S.A, costituita nel notariato Arenal per il notaio Jesús María
del Arenal y Bedoya, il giorno 2 di febbraio di1984. Il nome
dell'impresa fu modificato nel notariato Arenal, il giorno 4/6/1984 per quello
di Conservas Nicola Lo Coco S.A., mantenendo tutta la cosa stipulata nel sedile
anteriore.
È
di giustizia dire che uno dei primi fabbricanti ad elaborare la pesca del mediterranea
fu Jacinto Lococo Cortázar, concretamente in Grao di Castellón de la Plana dove acquisì un locale
e posteriormente un altro.
Nello
stesso modo e troppo importante fare sapere che lo scrittore, Nicolò Lo Coco
Sanfilippo, fa una meritata distinzione, rispetto a, l'Excellentisimo. ed Ilmo.
Gaetano Lo Coco Cortázar, nel suo libro Porticello-Santa Flavia-
Ondarroa. “…Paesi di mare…”,
*(d)
“occorre ricordare: S.E. Gaetano Lo Coco Cortázar, figlio di Nicolò, giudice,
presidente, Della Suprema Corte di cassazione, insignito dal Re da Spagna del
collare della Regina Isabella”
Si,
tutto suddetto è certo. Come è certo che, inoltre, del colare della
Regina Isabel La Cattolica ,
S.E. Gaetano Lo Coco Cortázar, anche, conosciuto come, Cayetano Lococo
Cortázar, Cayetano Lococo y Cortázar… ha nel suo avere, tra altre molte
proprietà, * (@5), quattro abitazioni sociali, grado 1º; essendo
come è, italiano, giudice, eccellente ed illustre. Le appartamenti, stanno
nella strada, Siglo XX, 14, in Castro-Urdiales, Cantabria, Spagna. È tanto
importante quell'intitolo che ostenta, il S.E, e rinchiude tanto potere che, le
quattro abitazioni sociali, grado 1º, sono stati affittate da sempre e che
insieme ad altri beni terreni e spagnoli, fanno parte del capitale
dell'impresa, Inmobiliaria *(@6) Diodon S.A.: Al giorno di oggi, le azioni
dell'impresa, Inmobiliaria Diodon S.A. sono amministrata a nome dei figli
dell'Ilmo. Eccellente, Sig., Gaetano Lo Coco Cortazar, *(@7), Nicola Lo
Coco e *(@8), Francesco Lo Coco.
Così, l'autore, Nicolò Lo Coco
Sanfilippo, dice una gran verità: *(d) la discendenza di tale illustre ramo non
seguono la tradizione familiare. La famiglia di tanto importante signore,
invece di all'impresa della salatura, si dedica a all'impresa
Diodon.
Insieme
alla cadenza naturale del libro, Porticello-Santa Flavia-Ondarroa"…Paesi
di mare…”, voglio ringraziare per le belle fotografie apportate. Si fa notare,
ma, l`assenza di viso di quello, Excelente ed Ilmo. Gaetano Lo Coco, fatto
che, dovrebbe emendarsi. Può che questa fotografia conservata per suo
fratello, Jacinto Lococo Cortázar, nato Giacinto Lo Coco Cortázar, aiuti
a riempire l'imperdonabile vuoto.
A
conferimento di quello che dice lo scrittore * (a), Nicolò Lo Coco Sanfilippo è
necessario lasciare più che dappertutto una delle persone che fece conoscere il
nome di Sicilia fu, indubbiamente, Jacinto Lo Coco Cortázar, con la sua
impresa, Conservas Nicola Lo Coco S.A, coi brevetti menzionati ed altre di
raccolto proprio. La fama dell'impresa, Conservas Nicola Lo Coco S.A., arrivò
fino a tale livello che ricevè del Ministero di Economia ed il Fisco e della
Segretaria di Stato di Commercio, Lettera di Esportatore di 2ª categoría, con
validità del 1 di gennaio di 1986, fino al 31 di dicembre di1989.
Sarebbe
vantaggioso per la storia che questi due autori, contemporaneamente, tanto
vicino ad alcuni e tanto lontano da altri, potesse contrastare i documenti
comuni evitando, malessere e salature, inesistenti, perché, Nicolò Lo Coco
Cefalú, non poteva avere nel suo avere, inoltre, il dono dell'ubiquità e stare
contemporaneamente in due paesi. Così, nel periodo bellico nazionale, 1936/1939
e mondiale, 1940/1943, quasi tutti i siciliani ritornano alla sua patria. Tra
essi, Nicolò Lo Coco, con sua moglie e figli, dice lo scrittore Nicolò Lo Coco
Sanfilippo,
*(b),
"Così tornarono quasi tutti, Nicolò Lo Coco con la moglie"
Lo
stesso autore racconta come i salazoneros di giro a Sicilia si organizza ed
incominciano a lavorare lì da 1936 à1947.
*(c),
"In quel periodo operarono a Porticello: Lo Coco Nicolò a Santa
Nicolicchia”
Ma
risulta che secondo l'apporto dello scrittore, Luís Javier Escudero Domínguez.
Nicolò Lo Coco, appare lavorando in Spagna in * (6) 1941.
Credo,
che tutta questa confusione di nomi, cognomi, date ed appartenenze, inoltre,
delle notorie omissioni, assolo possono essere dovuto alla fonte dove si è
bevuto. Se la fonte è cattiva e perniciosa, l'informazione sarà inquinata ed i
dati, diretti, più che fare storia, la modificano con la conseguente perdita di
autenticità, realtà e veracità valori che deve costituire sempre l'essenza di
un'epoca.
Metodologia:
Si ritireranno gli appuntamenti dei due libri a contrastare della seguente
maniera: Sistema numerale per il libro: “Achiughe salati alla vera
carne”: Historia de los salazoneros en Cantabria" Sistema alfabetico per
il libro: “…Paesi di mare… ", ed il simbolo di, @, più, il
sistema numerico per il
resto.
LUIS
JAVIER ESCUDERO DOMINGUEZ
*
(1, "Acciughe salate alla vera carne”: Historia de los
salazoneros italianos en Cantabria. Pubblicazioni Università della Cantabria,
2007.
*(2),
pag. 139
*(3),
pag. 140
*(4),
pag. 165
*(5),
pag. 228
*(6)",
177
NICOLÒ
LO COCO SANFILIPPO
*(a)
“…Paesi di mare”
Editrice
Zefiro (Bagheria), 2002
*(b)
Pag. 50
*(c)
“ 56
*(d)
“ 79
REGISTRO
DI LA PROPRIETÀ Di
CASTRO-URDIALES
Proprietà:
Nº 1666, prendo 33, libero 14, foglio,97.
*
(@1) Iscrizione 2ª Proprietà, 7062, tomo 129, libero 83, numero 61
* (@2) Ultimi Volontà Jacinto Cortázar Urresti e Narcisa Zaballa Castañondo
*
(@2), Iscrizione 3ª "
“
“
“
“ *
(@3), Iscrizione 4ª
“
“
“
“
“
*
(@4), Iscrizione 5ª
“
“
“
“
“
*
(@5) Le quattro abitazioni sociali, grado 1º. 31/12/1974: Le
appartamenti, stanno nella strada, Siglo XX, 14, in Castro-Urdiales,
Cantabria, Spagna.
1º
Proprietà, 17285, folio 227, tomo 226, libero157.
2º
“ 17286
“ 228, “
226, “ 157.
3º
“ 17287
“ 229, “
226, “ 157.
4º
“ 17288
“ 230, “
226, “ 157
REGISTRO
MERCANTILE DI SANTANDER
“Inmobiliaria
Diodon S.A.: Nif: A/39037916, tomo 278, sección 3ª, libro 145,
folio 1.474. Sede Social en Castro-Urdiales, C/Siglo XX, 14. Constituida el
15/7/1983 mediante escritura ante el notario de Bilbao Don José Jesús del
Arenal y M. Bedoya, por Don Cayetano Lo Coco y Cortazar. La sociedad está
constituida por otros dos miembros de la misma familia, Josefa Cortázar Zaballa
y María José López Lo Coco.”
“Immobiliare
Diodon S.A. Nif: A - 39037913, prendo 278, sezione 3ª, libero 145,
folio1474.Sede Sociale in Castro-Urdiales, C / Siglo XX, 14. Costituita
il 15/7/1983, mediante scrittura davanti al notaio di Bilbao, Don José Jesús
del Arenal y M. Bedoya, per Cayetano Lo Coco y Cortázar. La
società fu costituita con altri due membri della famiglia: Signora Josefa
Cortázar Zaballa e María José Lopéz Lo Coco.
Il
notariato Arenal sono familiari della famiglia Lo Coco Cortázar.”
*(@6)
Inscrizione1ª NIF: A/39037916, tomo 278, libero 145, folio 1474
*(@7),
NIF, A-39037916.
*(@8),
“ “
*Coccodrilli! Avete messo, alla mia vera
carne, nel tribunale! Se non dite la verità… usciranno tutte le vostre bugie… e
tirerò fuori a…tutti… i coccodrilli… a prendere… il sole... Quanti coccodrilli sono nascosti in Camargo? Chi
riscuoteva una pensione fraudolenta? Chi comprò il appartamento
alla principessa Sofía? Chi ha, la
Perla della corona? Continuerà…
CAMARGO
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10 Feb 2009 – LOCOCO CORTAZAR CAYETANO. 01/01/200. 20/07/200. 20/09/200. 26,17. 3100039670. CALLE SILVESTRE OCHOA, 10 02 DR ...
10 Feb 2009 – LOCOCO CORTAZAR CAYETANO. 01/01/200. 20/07/200. 20/09/200. 26,17. 3100039670. CALLE SILVESTRE OCHOA, 10 02 DR ...
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7 Ago 2008 – LOCOCO*CORTAZAR, CAYETANO. 009000133 A 706452. 3100039670. 07 ...
7 Ago 2008 – LOCOCO*CORTAZAR, CAYETANO. 009000133 A 706452. 3100039670. 07 ...
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14
Mar 2011 – ... don Cayetano Oca
Albarellos magistrado del Tribunal Supremo; don Cayetano Lococo
Cortázar, pretor en la ciudad de Palerme (Italia); ...
CAPÍTULO II.
DE LAS FALSEDADES DOCUMENTALES.
SECCIÓN 1. DE LA FALSIFICACIÓN DE DOCUMENTOS PÚBLICOS, OFICIALES Y
MERCANTILES Y DE LOS DESPACHOS TRANSMITIDOS POR SERVICIOS DE TELECOMUNICACIÓN.
Artículo 390.
1. Será castigado con las penas de prisión de tres a seis años,
multa de seis a veinticuatro meses e inhabilitación especial por tiempo de dos
a seis años, la autoridad o funcionario público que, en el ejercicio de sus
funciones, cometa falsedad:
1. Alterando un
documento en alguno de sus elementos o requisitos de carácter esencial.
2. Simulando un
documento en todo o en parte, de manera que induzca a error sobre su
autenticidad.
3. Suponiendo en
un acto la intervención de personas que no la han tenido, o atribuyendo a las
que han intervenido en él declaraciones o manifestaciones diferentes de las que
hubieran hecho.
4. Faltando a la
verdad en la narración de los hechos.
2. Será castigado con las mismas penas a las señaladas en el
apartado anterior el responsable de cualquier confesión religiosa que incurra
en alguna de las conductas descritas en los números anteriores, respecto de
actos y documentos que puedan producir efecto en el estado de las personas o en
el orden civil.
Artículo 391.
La autoridad o funcionario público que por imprudencia grave
incurriere en alguna de las falsedades previstas en el artículo anterior o
diere lugar a que otro las cometa, será castigado con la pena de multa de seis
a doce meses y suspensión de empleo o cargo público por tiempo de seis meses a
un año.
Artículo 392.
1. El particular que cometiere en documento público, oficial o
mercantil, alguna de las falsedades descritas en los tres primeros números del
apartado 1 del artículo 390, será castigado con las penas de prisión de seis
meses a tres años y multa de seis a doce meses.
2. Las mismas penas se impondrán al que, sin haber intervenido
en la falsificación, traficare de cualquier modo con un documento de identidad
falso. Se impondrá la pena de prisión de seis meses a un año y multa de tres a
seis meses al que hiciere uso, a sabiendas, de un documento de identidad falso.
Esta disposición es aplicable aun cuando el documento de
identidad falso aparezca como perteneciente a otro Estado de la Unión Europea o a un
tercer Estado o haya sido falsificado o adquirido en otro Estado de la Unión Europea o en
un tercer Estado si es utilizado o se trafica con él en España.
Artículo 393.
El que, a sabiendas de su falsedad, presentare en juicio o, para
perjudicar a otro, hiciere uso de un documento falso de los comprendidos en los
artículos precedentes, será castigado con la pena inferior en grado a la
señalada a los falsificadores.
Artículo 394.
1. La autoridad o funcionario público encargado de los servicios
de telecomunicación que supusiere o falsificare un despacho telegráfico u otro
propio de dichos servicios, incurrirá en la pena de prisión de seis meses a
tres años e inhabilitación especial por tiempo de dos a seis años.
2. El que, a sabiendas de su falsedad, hiciere uso del despacho
falso para perjudicar a otro, será castigado con la pena inferior en grado a la
señalada a los falsificadores.
SECCIÓN 2. DE LA FALSIFICACIÓN DE DOCUMENTOS PRIVADOS.
Artículo 395.
El que, para perjudicar a otro, cometiere en documento privado
alguna de las falsedades previstas en los tres primeros números del apartado 1
del artículo 390, será castigado con la pena de prisión de seis meses a dos
años.
Artículo 396.
El que, a sabiendas de su falsedad, presentare en juicio o, para
perjudicar a otro, hiciere uso de un documento falso de los comprendidos en el
artículo anterior, incurrirá en la pena inferior en grado a la señalada a los
falsificadores.
SECCIÓN 3. DE LA FALSIFICACION DE CERTIFICADOS.
Artículo 397.
El facultativo que librare certificado falso será castigado con
la pena de multa de tres a doce meses.
Artículo 398.
La autoridad o funcionario público que librare certificación
falsa será castigado con la pena de suspensión de seis meses a dos años.
Artículo 399.
1. El particular que falsificare una certificación de las
designadas en los artículos anteriores será castigado con la pena de multa de
tres a seis meses.
2. La misma pena se impondrá al que hiciere uso, a sabiendas, de
la certificación, así como al que, sin haber intervenido en su falsificación,
traficare con ella de cualquier modo.
3. Esta disposición es aplicable aun cuando el certificado
aparezca como perteneciente a otro Estado de la Unión Europea o a un
tercer Estado o haya sido falsificado o adquirido en otro Estado de la Unión Europea o en
un tercer Estado si es utilizado en España.
DI LE FALSITÀ DOCUMENTALI.
SEZIONE1. DI
LA FALSIFICAZIONE DI
DOCUMENTI PUBBLICI, UFFICIALI E MERCANTILI E DI GLI UFFICI TRASMESSI PER
SERVIZI DI TELECOMUNICAZIONE.
Articolo390.
1.
Sarà punito con le pene di prigione da tre a sei anni, multa da sei a
ventiquattro mesi ed inabilitazione speciale per tempo da due a sei anni,
l'autorità o funzionario pubblico che, nell'esercizio delle sue funzioni,
cometa falsità:
Alterando
un documento in alcuno dei suoi elementi o requisiti di carattere essenziale.
Simulando
un documento in tutto o in parte, in modo che induca ad errore sulla sua
autenticità.
Supponendo
in un atto l'intervento di persone che non l'hanno avuta, o attribuendo a
quelle che sono intervenuti in lui dichiarazioni o manifestazioni differenti
delle quali avrebbero fatto.
Mancando
alla verità nella narrazione dei fatti.
2. Sarà punito con le stesse pene alle
indicate nel comma anteriore il responsabile di qualunque confessione religiosa
che incorra in alcuna delle condotte descritte nei numeri anteriori, rispetto
ad atti e documenti che possano produrre effetto nello stato delle persone o
nell'ordine civile.
Articolo391.
L'autorità
o funzionario pubblico che per imprudenza grave incurriere in alcuna delle
falsità previste nell'articolo anteriore o diere posto a che un altro
l'aquilone, sarà punito con la pena di multa da sei a dodici mesi e sospensione
di impiego o carico pubblico per tempo di sei mesi ad un anno.
Articolo392.
1.
Il particolare che cometiere in documento pubblico, ufficiale o mercantile,
alcuna delle falsità descritte nei tre primi numeri del comma 1 dell'articolo
390, sarà punita con le pene di prigione di sei mesi a tre anni e multa da sei
a dodici mesi.
2.
Le stesse pene si imporsi al che, senza essere intervenuto nella
falsificazione, trafficherò in ogni modo con un documento di identità falso. Si
imporsi la pena di prigione di sei mesi ad un anno e multa di tre a sei mesi a
quello che hiciere uso, deliberatamente, di un documento di identità
falso.
Questa
disposizione è applicabile anche se il documento di identità falso appaia come
appartenente ad un altro Stato dell'Unione Europea o ad un terzo Stato o sia
stato falsificato o acquisito in un altro Stato dell'Unione Europea o in un
terzo Stato se è utilizzato o si traffica con lui in Spagna.
Articolo393.
Quello
che, deliberatamente della sua falsità, presenterò in giudizio o, per
pregiudicare ad un altro, hiciere uso di un documento falso di quelli compresi
negli articoli precedenti, sarà punito con la pena inferiore in grado
all'indicata ai falsificatori.
Articolo394.
1.
L'autorità o funzionario pubblico incaricati dei servizi di telecomunicazione
che supusiere o falsificherò un ufficio telegrafico o altro proprio di detti
servizi, incorrerà nella pena di prigione di sei mesi a tre anni ed
inabilitazione speciale per tempo da due a sei anni.
2.
Quello che, deliberatamente della sua falsità, hiciere uso dell'ufficio falso
per pregiudicare ad un altro, sarà punito con la pena inferiore in grado
all'indicata ai falsificatori.
SEZIONE2. DI LA FALSIFICAZIONE DI
DOCUMENTI PRIVATI.
Articolo395.
Quello
che, per pregiudicare ad un altro, cometiere in documento privato alcuna delle
falsità previste nei tre primi numeri del comma 1 dell'articolo 390, sarà
punita con la pena di prigione di sei mesi a due anni.
Articolo396.
Quello
che, deliberatamente della sua falsità, presenterò in giudizio o, per
pregiudicare ad un altro, farebe uso di un documento falso di quelli
compresi nell'articolo anteriore, incorrerà nella pena inferiore in grado
all'indicato ai falsificatori.
SEZIONE3. DI LA FALSIFICAZIONE DI
CERTIFICATI.
Articolo397.
Il
medico che libererò certificato falso sarà punito con la pena di multa da tre a
dodici mesi.
Articolo398.
L'autorità
o funzionario pubblico che libererò certificazione falsa sarà punito con la
pena di sospensione di sei mesi a due anni.
Articolo399.
1.
Il particolare che falsificherò una certificazione delle designata negli
articoli anteriori sarà punita con la pena di multa da tre a sei mesi
2.
La stessa pena si imporsi a quello che farebe uso, deliberatamente, della
certificazione, come a quello che, senza essere intervenuto nella sua
falsificazione, trafficherò in ogni modo con lei.
3.
Questa disposizione è applicabile anche se il certificato appaia come
appartenente ad un altro Stato dell'Unione Europea o ad un terzo Stato o sia
stato falsificato o acquisito in un altro Stato dell'Unione Europea o in un
terzo Stato se è utilizzato in Spagna.
* Cuando
entro en mi blog… llevo los datos contrastados y los apellidos bien cotejados,
lo hago en ciertos lugares bien determinados y cada vez que lo hago, primero,
saco fotocopia de lo que voy a publicar…El otro día… modificaron el
texto, quitando apellidos y… el… pendrive… apareció… modificado… ¿Por qué será?
*Angelo Parodi FU B.EO Frode!
http://mariaevangelinacobozaballa.blogspot.com.es/2014/03/angelo-parodi-fu-beo-frode.html
* Anchoas Fonseca-Vella-Conservas Nicola Lo Coco SA
* Anchoas Fonseca-Vella-Conservas Nicola Lo Coco SA
Castro-Urdiales (Cantabria)